Catania, 31 Mar 2018 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – Sgomento, rabbia, amarezza questi sono i sentimenti che si sono mescolati durante tutta una notte passata tra le macerie di una esplosione e i telefoni che impazzivano. Due colleghi distesi per terra e due portati di corsa in ospedale. Siamo rimasti tutti senza respiro! Sono uscite foto, tra le nostre chat, frammenti di corsi ed emergenze passate dove ognuno di noi ricordava Dario e Giorgio nella propria esperienza personale. Questa mattina tutti abbiamo aperto subito il sito ufficiale del corpo nazionale: nessuna notizia ancora! Poi sale la rabbia: siamo gli unici lavoratori senza copertura INAIL! Come Unione Sindacale di Base chiediamo da tempo, troppo, di godere di questa copertura. Ma il governo – i governi – hanno altro da fare e un nostro diritto sacrosanto rimane negato, nonostante in questi momenti, in tutti i momenti della giornata di lavoro, ci darebbe quella tutela necessaria a chi come noi di mestiere “salva le vite”. È necessario, è indispensabile che anche i vigili del fuoco abbiano la copertura INAIL. Non possiamo più accettare di essere l’unica categoria non tutelata quando ci facciamo male o, come nel caso di Catania, piangiamo un dolore estremo! Noi, vigili del fuoco, con un solo secondo di lavoro guadagniamo una intera vita di stipendio. Ma oggi non vogliamo fare polemica sul salario, 1350€ non giustificheranno mai la vita che facciamo. L’articolo completo prosegue qui >>> http://vigilidelfuoco.usb.it/index.php?id=20&tx_ttnews[tt_news]=101455&cHash=7d2f64dc2b&MP=63-607