“Iena” Luigi Pelazza indagato per violenza nei confronti di un ammiraglio della Marina Militare

Roma, 22 Apr 2018 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Paolo Salvatore Orrù – La procura della Repubblica di Roma ha notificato a Luigi Pelazza, uno dei volti più noti della popolare trasmissione televisiva Le Iene di Italia Uno, l’avviso di chiusura delle indagini perché “in concorso con persona non identificata, volendo intervistare il capo di Stato maggiore della Marina Militare”, Valter Girardelli, “usava violenza confronti dell’ammiraglio, del personale militare posto a sua tutela e del suo autista”. Pelazza è quindi indagato per i reati previsti dagli articoli 339 e 610 comma 1 e 2 del codice penale. Un’accusa non da poco, se si si tiene conto del fatto che Girardelli è l’attuale capo di Stato maggiore della Marina Militare sottoposto, in ragione dell’incarico ricoperto, a provvedimento di “tutela di 3° livello su auto specializzata”. L’obiettivo dichiarato dell’ex giornalista era di realizzare il servizio tv dal titolo “denuncia acqua contaminata: la Marina lo processa” mandato in onda nella puntata delle Iene del 25 febbraio. Tutto è cominciato però il 26 gennaio nell’aeroporto militare di Roma Ciampino. Pelazza, con l’atteggiamento scanzonato che ne fatto uno dei personaggi più amati dal pubblico tivù, secondo l’informazione di garanzia firmata dal pubblico ministero Alberto Pioletti, “si poneva alla guida di un motociclo indossando un casco dotato di telecamera ed iniziava un inseguimento della vettura blindata sulla quale viaggiava l’ammiraglio e il personale della sua scorta, affiancandola in diverse occasioni anche con manovre pericolose e urlando ripetutamente frasi “ammiraglio si fermi”. Si qui nulla di troppo grave. L’auto dell’ammiraglio Girardelli, per nulla divertito dalla performance di Pelazza (lo si può constatare dalle immagini del servizio), ha proseguito la sua corsa senza fermarsi sino a quando un ingorgo non l’ha costretta allo stop.  L’articolo completo prosegue qui >>> http://notizie.tiscali.it/cronaca/articoli/pelazza-girardelli-procura-repubblica/

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