Roma, 4 agosto 2023 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – L’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale con la nuova circolare del primo di agosto a specificato come comportarsi nel caso in cui la domanda per l’AUU dovesse risultare irregolare.
La domanda di Assegno unico e universale è istruita e liquidata dall’INPS sulla base dell’attestazione ISEE, ancorché recante omissioni/difformità (c.d. ISEE difforme), relativamente ai dati del patrimonio mobiliare e/o ai dati reddituali dichiarati. Il soggetto richiedente, infatti, può avvalersi dell’attestazione relativa alla dichiarazione recante le omissioni o le difformità rilevate in quanto, ai sensi dell’articolo 11, comma 5, del citato D.P.C.M., tale dichiarazione è valida ai fini dell’erogazione della prestazione, fatto salvo il diritto degli enti erogatori di richiedere idonea documentazione atta a dimostrare la completezza e veridicità dei dati indicati nella dichiarazione.
L’utente può regolarizzare la situazione in una delle seguenti modalità:
- presentare una nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), priva di difformità;
- richiedere al CAF intermediario la rettifica della DSU che è stata trasmessa dallo stesso in precedenza, con effetto retroattivo, esclusivamente qualora il CAF abbia commesso un errore materiale;
- presentare alla Struttura INPS territorialmente competente idonea documentazione per dimostrare la completezza e la veridicità dell’ISEE, relativamente al componente del nucleo familiare cui sono riferite le omissioni/difformità esposte nella tabella di dettaglio dell’attestazione. Con riguardo al patrimonio mobiliare potrà presentare documentazione giustificativa, quale:
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