Roma, 16 Feb 2020 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – La missione addestrativa dell’Alleanza Atlantica era stata sospesa il mese scorso, dopo le tensioni provocate dal raid americano che ha ucciso il generale iraniano Qassem Soleimani. Segue. – Dopo la crisi nei rapporti tra Stati Uniti e Iraq che hanno fatto seguito all’omicidio attuato da forze statunitensi a Baghdad, del generale iraniano Qassem Suleimani, centinaia di militari della Coalizione anti Stato Islamico a guida Usa potrebbero passare sotto il comando dell’Alleanza Atlantica.
La Nato è infatti pronta a rafforzare il suo impegno per l’Iraq nell’ambito della NATO Training Mission – Iraq e a valutare come aumentare la sua presenza in Medio Oriente, come ha reso noto il 12 febbraio il segretario generale dell’Alleanza Atlantica, Jens Stoltenberg, prima dell’inizio della riunione dei ministri della Difesa alleati.
La disponibilità dell’Alleanza Atlantica “a fare di più in Iraq è perché è estremamente importante che lo Stato islamico non vi faccia mai più ritorno” ha detto Stoltenberg.
“Il riavvio della missione di addestramento delle forze irachene non avverrà prima della formazione del nuovo governo di Baghdad a cui spetta l’ultima parola”.
Il maggior impegno della Nato in Iraq si tradurrà, anticipano fonti alleate, nel dispiegamento sotto il comando della NATO Training Mission a Baghdad di diverse centinaia di militari ora nella Coalizione anti Isis a guida americana.
La missione addestrativa dell’Alleanza Atlantica era stata sospesa il mese scorso, dopo le tensioni provocate dal raid americano che ha ucciso il generale iraniano Qassem Soleimani. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.analisidifesa.it/2020/02/verso-un-maggiore-impegno-della-nato-in-iraq/
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