Riduzione Irpef, Decreto-Legge nr. 66 del 24/4/2014, pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Misure urgenti per la competitivita’ e la giustizia sociale. (GU Serie Generale n.95 del 24-4-2014). Entrata in vigore del provvedimento: 24/04/2014

 

gu-gazzetta-ufficiale-01092013Roma, 25 apr 2014 – Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto-Legge sulla riduzione IRPEF dei lavoratori con meno di 26.000 euro al mese. Il Decreto-Legge nr. 66 del 24/4/2014 lo puoi prelevare qui in formato PDF >>>

 

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Irpef, decreto pubblicato in Gazzetta: scatta bonus 80 euro. Il ministro: nessuna patrimoniale

20140424_piercarloRoma, 25 apr 2014 – Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha firmato il decreto Irpef, che fra l’altro prevede la restituzione di 80 euro al mese a 10 milioni di italiani. Il capo dello Stato aveva ricevuto questa mattina al Quirinale il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan. L’incontro al Colle tra il presidente della Repubblica e il titolare del Tesoro è servito – secondo quanto si è appreso – per ulteriori chiarimenti e uno scambio di opinioni sul decreto Irpef.

Il provvedimento è stato pubblicato oggi sulla Gazzetta Ufficiale. Il decreto contiene «misure urgenti per la competitività e la giustizia sociale» e introduce il bonus di 80 euro per i redditi fra gli 8.000 e i 24.000 euro che entra in vigore già oggi.

Meno tasse sulle imprese e su «chi crea lavoro», «nessuna nuova tassa sulla ricchezza», ma «un aumento del prelievo sui guadagni della ricchezza finanziaria». Con l’obiettivo che «la finanza sia al servizio di impresa e lavoro». È quanto afferma il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan in due tweet. «Tagliamo le tasse per le imprese (IRAP -10%) – scrive Padoan nel primo tweet -. Aumentano le tasse sulle rendite finanziarie. La finanza sia al servizio di impresa e lavoro». Il ministro, aggiunge poi in un secondo cinguettio: «Quindi nessuna nuova tassa sulla ricchezza. Aumentano le imposte sui guadagni della ricchezza finanziaria, le togliamo a chi crea lavoro».

Nessuna assunzione, nemmeno per co.co.co o tramite contratti di servizio, per le amministrazioni pubbliche che registreranno, nei pagamenti delle fatture, tempi superiori ai 90 giorni nel 2014 e 60 nel 2015. Lo prevede la versione finale del decreto Irpef. Inizialmente, in un disegno di legge che non ha mai visto la luce, si ipotizzavano limiti di 60 e 30 giorni.

Un «registro unico delle fatture» dovrà essere tenuto dalle amministrazioni pubbliche a partire dal primo luglio. Sarà un obbligo ed entro 10 giorni dal ricevimenti vi andranno «le fatture o le richieste equivalenti di pagamento» per somministrazioni, forniture, appalti e prestazioni professionali. È quanto prevede sempre il decreto Irpef per tener aggiornati i debiti delle Pa. Questo nuovo adempimento è «parte integrante del sistema informativo contabile» delle amministrazioni.

Il governo riscrive le norme per la certificazione dei crediti della Pa, con nuovi strumenti per favorire la cessione dei crediti certificati. E sulla «posta» mette un gettone pari a 1 miliardo di euro: sarà attribuito in uno specifico fondo per integrare le risorse destinate alle garanzie rilasciate dallo Stato. Fonte: http://economia.ilmessaggero.it/economia_e_finanza/napolitano-padoan-quirinale-chiarimenti-decreto-irpef/649771.shtml

 

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