La Difesa non può non essere interforze: Il punto dell’ammiraglio Giampaolo Di Paola

Roma, 04 Set 2019 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Stefano Pioppi – Di Paola: “Viene prima il bene delle Forze armate, e poi quello della singola Forza armata”. Segue. – Investimenti, spirito interforze e programmi europei. Sono solo alcuni dei temi su cui si dovrà lavorare secondo l’ammiraglio Giampaolo Di Paola, già ministro della Difesa e capo di Stato maggiore della Difesa, che Formiche.net ha raggiunto per capire quali sono le sfide più rilevanti del settore, in un momento in cui la crisi di governo e la formazione del nuovo esecutivo hanno alimentato diversi interrogativi.

E se il dual use “non deve far perdere lo scopo prioritario delle Forze armate”, la questione migratoria va affrontata “in una chiave di coesione interna, governativa e parlamentare, ed europea”.

Ammiraglio, in questa fase politica i temi della Difesa sono apparsi in secondo piano nonostante tante sfide e dossier aperti. C’è un problema di cultura della Difesa nel nostro Paese?

Certamente sì. Che ci sia un vuoto di cultura nel nostro Paese, sia a livello di opinione pubblica, e dunque tra i cittadini, sia a livello di classe politica, è abbastanza evidente. È purtroppo un dato di fatto che l’attenzione ai temi della Difesa sia piuttosto attenuata, elemento che chiama in causa tutti, la classe politica e il mondo militare, per cercare di recuperare sul fronte culturale.

Nell’esperienza di governo giallo-verde, il tema della gestione migratoria è stato spesso al centro di frizioni tra ministri di Difesa e Interno. È una dinamica da superare?

Sicuramente una certa serenità va recuperata. Il problema migratorio è di lungo periodo, e va dunque affrontato in chiave di coesione governativa e parlamentare. L’articolo completo prosegue qui >>> https://formiche.net/2019/09/difesa-di-paola-governo-interforze/

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