Roma, 08 Nov 2019 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Tiziano Ciocchetti – Si prevede una rivalutazione dell’operazione strade sicure, sul territorio nazionale, di 7.000 militari (più di quelli impiegati all’estero). Segue. – Pochi giorni fa, il ministro della Difesa Guerini ha presentato in Parlamento una serie di dossier contenenti le strategie che l’Italia dovrebbe adottare in contesti strategici come la Libia, i Balcani e i rapporti con la Russia e la Cina.
Un aspetto sicuramente positivo è il riconoscimento, da parte del neo ministro, della specificità del mondo militare. Sicuramente un passo avanti rispetto al precedente inquilino di palazzo Baracchini, che riteneva che lo strumento militare dovesse essere di supporto alle amministrazioni civili (si era ventilata anche la possibilità di impiegare i militari per riparare il manto delle strade della capitale).
Quindi, le linee guida prevedono una rivalutazione dell’operazione strade sicure, attiva da oltre 10 anni e che vede l’impiego, sul territorio nazionale, di 7.000 militari (più di quelli impiegati all’estero).
Ovviamente si tratta di un compito assai gravoso per i reparti, anche perché non c’è un vincolo temporale. Inoltre, con una migliore gestione del personale, potrebbe essere assolto in maniera più efficace dai Carabinieri e dalla Polizia di Stato, i quali hanno un addestramento più specifico per la gestione dell’ordine pubblico.
Finalmente si evidenzia che la crescita militare cinese rappresenta una minaccia anche per la sicurezza dell’Italia. Non a caso, nel corso dell’anno, le preoccupazioni nei confronti della Cina sono state oggetto di discussione anche in ambito NATO. L’articolo completo prosegue qui >>> http://www.difesaonline.it/mondo-militare/le-linee-programmatiche-della-difesa-italiana-secondo-il-ministro-guerini