Roma, 29 Mar 2021 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Francesco Russo – Con la strage di sabato è salito ad almeno 423 vittime il bilancio della repressione delle manifestazioni che da due mesi sfidano l’esercito golpista. (Segue articolo). – I capi delle forze armate di 12 nazioni – tra cui l’Italia – hanno condannato la violenta repressione della giunta militare contro i manifestanti che chiedono il ripristino del governo civile del Myanmar, deposto lo scorso 1 febbraio dall’esercito, che ha arrestato la leader Aung San Suu Kyi e decine di politici.
Sabato i militari hanno ucciso a colpi d’arma da fuoco almeno 90 persone, tra cui sette bambini, in quello che è stato il giorno più sanguinoso dal colpo di Stato, un massacro, coinciso con la festa delle forze armate che, secondo fonti locali, avrebbe un bilancio ancora più pesante, pari ad almeno 114 morti.
“Come capi della Difesa, condanniamo l’uso di forza letale contro persone disarmate da parte delle forze armate birmane e dei servizi di sicurezza associati”, si legge nel’inusuale comunicato congiunto, firmato dai capi di stato maggiore di Usa, Canada, Regno Unito, Germania, Italia, Grecia, Danimarca, Paesi Bassi, Giappone, Corea del Sud, Australia e Nuova Zelanda.
“Un esercito professionale segue le regole di condotta internazionale e la sua responsabilità è proteggere – non colpire – il popolo che serve”, prosegue la nota, “esortiamo le forze armate del Myanmar di lavorare per ripristinare il rispetto e la credibilità persa con le loro azioni di fronte al popolo birmano”.
Con la strage di sabato è salito ad almeno 423 vittime il bilancio della repressione delle manifestazioni che da due mesi sfidano l’esercito golpista. La popolazione è scesa di nuovo in piazza per commemorare le vittime della carneficina. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.agi.it/estero/news/2021-03-28/appello-capi-militari-italiani-fermare-stragi-myanmar-11955973/