Roma, 6 gennaio 2025 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – La manovra 2025 non fa chiarezza sulla tenuta dei conti italiani, inoltre senza diminuzioni delle tasse aumenta la pressione fiscale dovuta anche alle entrate lorde per aumenti di stipendi.
L’aumento della pressione fiscale può essere un messaggio rassicurante. Lo Stato incassa più soldi quando l’economia va bene e ne incassa meno quando va male. In un’economia in espansione i cittadini pagano più Irpef perché sono più ricchi e pagano più imposte indirette perché consumano di più. In base a questa logica, il presidente del Consiglio Meloni si rallegra del fatto che, nel 2024, la pressione fiscale, cioè il rapporto gettito-Pil, sia aumentata di 0,8 punti, superando la soglia del 40%.
È più probabile che sia il risultato dell’aumento delle retribuzioni lorde dei lavoratori dipendenti, cresciute di circa il 2,6%, a seguito del rinnovo dei contratti e come compensazione della perdita di potere d’acquisto dovuta all’inflazione post-pandemia.
Continua la lettura seguendo il link >>> : https://www.msn.com/it-it/money/storie-principali/i-guai-della-manovra-che-non-taglia-le-tasse/ar-AA1wYcmg