Roma, 11 Lug 2021 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Marco Battaglia – Il capo di Stato maggiore dell’Esercito Pietro Serino e il generale Philip Breedlove, già Saceur, sono stati protagonisti di un evento organizzato dal Centro studi internazionali (Cesi). (Segue articolo). – Le operazioni multi-dominio sono una naturale evoluzione dell’arte della guerra o porteranno a una vera e propria rivoluzione negli affari militari, quel cambio di passo storico e irreversibile che rende obsoleto tutto ciò che lo ha preceduto?
Questa è la domanda che, ormai da un paio d’anni, si è imposta nelle riflessioni degli addetti ai lavori a tutti i livelli, dalle singole Forze armate alle “stanze dei bottoni”, e al momento mancano ancora risposte certe.
Persino gli stessi significati di “operazioni multi-dominio” (Mdo) e “rivoluzione negli affari militari” (Rma) sfuggono a una definizione che sia univoca e universalmente accettata. Quello che sembra ormai certo è che le nuove tecnologie, cosiddette “disruptive”, stanno imponendo un cambio di passo che costringerà, nel prossimo decennio, a un ripensamento generale organizzativo e dottrinale del mondo militare.
È quanto emerso alla conferenza “Le Operazioni Multi-Dominio: una nuova rivoluzione negli Affari Militari?” organizzato dal Centro studi internazionali (Cesi) in collaborazione con lo Stato maggiore dell’Esercito.
L’OPERAZIONE MULTI-DOMINIO. Di una cosa gli esperti si dicono certi, la tecnologia cambierà il modo di combattere, e in particolare quella riferita al più ampio campo delle informazioni. Un’operazione multi-dominio è, infatti, un modo di strutturare un’operazione militare prendendo in considerazione contemporaneamente tutti i domini militari, da quelli classici terrestre, marittimo e aereo, ai nuovi spaziale e, soprattutto, cyber. L’articolo completo prosegue qui >>> https://formiche.net/2021/07/esercito-italiano-multi-dominio-scenari-futuri/