Roma, 20 Dic 2018 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Simone Canettieri – Nel mirino di Trenta è finito il Campidoglio. Seguiamo. – La prima reazione di Elisabetta Trenta di prima mattina è stata rabbiosa. «Ma chi ha fatto uscire – si è sfogata con lo staff – queste sciocchezze? Ma come si fa a pensare che i nostri militari possano fare i tappabuche? Sono dei professionisti seri, ma che credono in Campidoglio? Il Genio entra in campo quando c’è una emergenza, senza una emergenza io non mando nessuno».
Nel mirino di Trenta è finito il Campidoglio, nonostante sia del M5S: «Che livello di approssimazione, mi dispiace per la sindaca, che ha tutte le buone intenzioni per migliorare la città, ma qualcuno le ha fatto fare un pasticcio».
Messa da parte la rabbia, la titolare della Difesa, allo stesso tempo, ha raccontato che «da parte nostra massima disponibilità ad aiutare Roma ma, ripeto, i nostri militari sono dei professionisti e se intervengono lo fanno su infrastrutture pericolose per i cittadini, non per riparare qualche buca».
Dal ministero si aspettano che Raggi segnali le arterie più pericolose come situazioni d’emergenza, solo allora scatterà l’intervento dell’esercito.
La notizia – rivelata da Il Messaggero – ha mandato in tilt anche la maggioranza. Dalla Lega nessun commento ufficiale. Se non risatine stupite e braccia aperte registrate alla Camera.
«Doveva esserci il Carroccio al governo per vedere una roba del genere: magari adesso manderemo gli alpini a pulire i muri dalle scritte», diceva ieri un pezzo da novanta della truppa di Matteo Salvini. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.ilmessaggero.it/politica/buche_roma_esercito_trenta_raggi_polemica-4181385.html