Libia: I soldati italiani nel mirino

Roma, 29 Apr 2019 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Fausto Biloslavo – L’ultimo attacco verbale agli italiani arriva dal portavoce di Haftar, il generale Ahmed al Mismari. (Segue articolo). – I soldati italiani in Libia sono sotto tiro. Per ora solo a colpi di propaganda, ma in una situazione di guerra senza quartiere basta poco per passare a una rappresaglia armata.

E la riapertura del consolato italiano a Bengasi, seconda città del Paese, roccaforte del generale Khalifa Haftar, sta slittando. In teoria doveva avvenire oggi o comunque entro fine mese, per avere una presenza diplomatica in Cirenaica, ma la tensione è troppo alta. L’apertura avverrà “non appena possibile”, viene a sapere Gli Occhi della Guerra.

L’ultimo “attacco” verbale agli italiani arriva dal portavoce di Haftar, il generale Ahmed al Mismari, che interpellato dal Corriere della Sera spara ad alzo zero.

“Occorre che l’Italia ritiri al più presto il suo ospedale militare da Misurata – annuncia l’alto ufficiale – Abbiamo le prove che quella struttura ormai non ha più nulla di umanitario, ma costituisce un valido aiuto per le milizie di Misurata che combattono contro il nostro esercito”.

Lo Stato maggiore della Difesa ha ribadito con un comunicato che “il personale delle Forze Armate italiane impiegato nella Missione Bilaterale di Assistenza e Supporto in Libia (Miasit) e sulla nave di supporto logistico presente a Tripoli, non è assolutamente coinvolto negli scontri attualmente in atto nel Paese nordafricano”.

Circa 400 uomini comandati dal generale Domenico Ciotti che risiede in un albergo di Tripoli. La Difesa sottolinea che “presso l’ospedale da campo di Misurata proseguono infatti le attività di supporto sanitario e umanitario alla popolazione libica”. L’articolo completo prosegue qui >>> http://www.occhidellaguerra.it/soldati-italiani-libia-propaganda/

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