Libia: Il Paese avrà presto il suo Mrcc, centro di coordinamento marittimo della Guardia costiera

Roma, 21 Gen 2022 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Chiara Giannini – Voluto dall’Italia e finanziato coi fondi Ue, è in costruzione a Tripoli. I nostri militari addestreranno il personale libico. (Segue articolo). – La Libia avrà presto il suo Mrcc, ovvero il centro di coordinamento marittimo della Guardia costiera. Tempo duro per scafisti a Ong, che a breve saranno costretti a rispettare le direttive imposte dalla normativa internazionale anche sull’area Sar libica.

Il progetto, finanziato dall’Unione europea per 15 milioni di euro, rientra nel più ampio piano comunitario per il contrasto all’immigrazione clandestina a sostegno della Libia nel periodo 2014-2020 nell’ambito di vari strumenti di finanziamento, tra cui il Fondo fiduciario di emergenza dell’Ue per l’Africa (Eutf), lo strumento europeo di vicinato, l’assistenza umanitaria e lo strumento che contribuisce alla stabilità e alla pace.

Dalla sua creazione nel novembre 2015, l’Eutf ha mobilitato 456 milioni di euro per progetti in Libia, oltre la metà dei quali dedicati alla protezione di migranti e rifugiati e un terzo alla stabilizzazione della comunità. I fondi rimanenti sono investiti in azioni per migliorare la gestione delle frontiere (57,2 milioni di euro), con l’obiettivo di sostenere le autorità libiche nel salvare vite in mare e combattere il traffico di migranti.

Le specifiche tecniche sono state prodotte dalla Marina militare italiana che ha anche bandito la gara, poi aggiudicata dalla RI di Trepuzzi e trasportato a bordo di nave San Giorgio le strutture nel porto militare di Tripoli, dove l’Mrcc sorgerà.

In un’area di circa mille metri saranno ospitati 10 shelter. Vi si potranno trovare due sale operative, una sala radio, una cucina attrezzata e 4 alloggi. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.ilgiornale.it/news/cronache/centro-controllo-libia-frenare-partenze-e-ong-2003611.html

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