Roma, 26 Lug 2018 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Stefano Pioppi – Il ministro Trenta ha espresso la disponibilità ad aumentare il supporto in Libia anche nel processo di unificazione delle Forze armate. (Segue articolo). – Parola d’ordine “inclusione”, sia nel processo di riconciliazione nazionale, sia nell’unificazione delle Forze armate, per cui l’Italia conferma una mano tesa alla Libia, escludendo l’ipotesi (a traino francese) di elezioni entro la fine dell’anno.
Nella fattispecie, la mano tesa è quella del ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, che è arrivata oggi a Tripoli dopo la visita di ieri in Tunisia, seguendo le orme dei colleghi di Interno ed Esteri, Matteo Salvini ed Enzo Moavero Milanesi, che nelle scorse settimane hanno dato volume alla strategia del governo Conte per il nord Africa.
L’ACCOGLIENZA DEI LEADER LIBICI. Nel corso della giornata, il ministro ha incassato gli apprezzamenti dei leader libici per il ruolo italiano.
“Abbiamo relazioni importanti e storiche su cui dobbiamo investire tutti, per la stabilità del Mediterraneo”, ha detto l’omologo Najim Owida, accogliendola in aeroporto, dove Trenta è atterrata accompagnata dal capo di Stato maggiore della Difesa Claudio Graziano.
“Apprezziamo il lavoro dell’Italia e il vostro sostegno al fine di una partnership strategica, politica e di sicurezza tra Italia e Libia”, ha aggiunto il premier Fayez al Serraj.
“A FIANCO DELLA LIBIA”…“Il governo che rappresento continuerà a stare al fianco della Libia e del suo popolo”, ha detto il ministro italiano a Owida. “Condividiamo la stessa casa, il Mediterraneo, e l’Italia vuole fare di più per la stabilità della regione e del Paese”, ha aggiunto ricordando anche la condivisione di “un problema importante: i flussi migratori che portano instabilità all’Italia e alla Libia”. L’articolo completo prosegue qui >>> http://formiche.net/2018/07/trenta-libia-serraj/