Roma, 3 ott 2015 – Riceviamo e pubblichiamo. L’INACCETTABILE RIORDINO DEL LIBRO BIANCO. Di Tesone Luigi.
Si prospetta un ulteriore trattamento di “riguardo” per il Ruolo Marescialli/Ispettori. Non sono bastati i riordini-disordini del passato (mancato riallineamento e blocco di avanzamento nel grado di Maresciallo di prima classe) che all’orizzonte si delinea un’ulteriore delusione per tutti gli appartenenti al ruolo. Le Forze Armate sono ormai un continuo cantiere e quindi di riforma in riforma, con la scusa di esigenze di risparmio, si prepara il fumo per alcuni, il mantenimento di privilegi per altri, indifferenza per altri ancora. Il prossimo cantiere all’orizzonte si chiama Libro Bianco nel quale sono stati enunciati i principi generali che interesseranno la Struttura e l’Organizzazione delle FF.AA. in futuro.
In Particolare vi è il capitolo 8 del Libro che tratta le Risorse Umane e a pagina 50 il punto 217 recita: “Le nuove modalità di reclutamento, rafferma, avanzamento e progressione di carriera dovranno puntare al raggiungimento degli obbiettivi indicati tenendo presente che:
– il percorso di carriera e il sistema degli arruolamenti per la truppa, per i graduati e per i sottufficiali saranno in linea generale unificati, sarà cioè possibile raggiungere i gradi e le funzioni previste per i Graduati, per i Sergenti e per i Marescialli provenendo di massima da un’esperienza iniziale nella truppa.
– i Marescialli saranno destinati a compiti di responsabilità e a posizioni di vertice tra i sottufficiali in analogia a quanto previsto dal comparto sicurezza.
– nel caso degli Ufficiali, con alcune eccezioni, saranno previste due forme d’ingresso nelle Forze Armate: una per i ruoli normali e una per quelli complementari e di supporto. Per questi ultimi, al termine del periodo di ferma prefissata, saranno selezionate, per concorso, le aliquote annuali destinate alla prosecuzione della carriera.
– al fine di conseguire in tempi credibili gliobbiettivi fissati e i conseguenti risparmi previsti a regime, sarà necessario valutare la possibilità di misure di accorpamento ed esodo agevolato per il personale in servizio permanente”.
In pratica ai Graduati verrebbe data la possibilità di giungere nel ruolo dei Sergenti, i Sergenti potranno assurgere al ruolo Marescialli e i Marescialli?
Beh, i Marescialli saranno destinati a posizioni di responsabilità e di vertice tra i Sottufficiali.
Ci mancava solo che tra i sottufficiali i marescialli non venissero destinati a posizioni di vertice!!!!
Una riorganizzazione/riordino strutturata in questo modo è letteralmente inaccettabile. Mentre per gli altri si prevede una crescita verso i ruoli superiori, i Marescialli verrebbero ancora una volta sacrificati sull’altare di cosa? Questo non è dato saperlo!! Perchè questo tipo di riforma sicuramente non assicura il tanto decantato risparmio, ma garantisce la sola ed artefatta depressione del ruolo, infatti i Marescialli dopo circa venti anni di servizio terminano la progressione di carriera (il Luogotenente non è un grado, ma una qualifica) e quindi permangono in tale posizione per almeno altri venti anni senza alcuna ambizione, stimolo e obbiettivo da raggiungere. Vi è da evidenziare che per assolvere agli incarichi di cui al Maresciallo è richiesto un diploma di laurea triennale da conseguire tramite un corso militare presso le scuole Marescialli.
Al termine di tale impegnativo corso avranno la “soddisfazione” che presso i reparti, dove la Forza Armata di appartenenza li destinerà, si ritroveranno come capi verosimilmente degli ufficiali ex AUC o AUFP (per i quali non è previsto alcun percorso di laurea) che avranno esperito la loro formazione militare con un corso di pochi mesi.
La situazione è facilmente risolvibile prevedendo solo due distinte categorie di Ufficiali: la prima (quelli con il bollino blu) proveniente dalle accademie che sono e saranno destinati a dirigere le Forze Armate, l’altra invece proveniente dal ruolo marescialli quindi abbandonando l’arruolamento uffciali dagli ex AUC ed AUFP che ormai è percepita dai più come una forma di nepotismo autorizzata.
Questo nuovo metodo di arruolamento degli ufficiali garantirebbe sia uno stimolo per i marescialli a fare di più e meglio sia un risparmio di bilancio, infatti quando i più bravi giungerebbero nel ruolo degli Ufficiali avrebbero almeno 40 anni e quindi non ci sarebbe la possibilità di maturare la totale omogennizzazione dirigenziale che resterebbe sempre ad appannaggio degli Ufficiali che contano venticinque anni nel ruolo.
Quanto detto sopra potrà essere attuato senza assolutamente trascurare ancora l’annosa e spinosa situazione che ormai attanaglia e deprime decine di migliaia di Marescialli di prima classe che senza demeriti, in seguito ai disordini passati, sono bloccati in tale grado e la maggior parte di essi non avranno mai la possibiltà di rivestire il tanto anelato grado apicale del ruolo.
Come farlo? Lo ha già detto la IV Commissione Difesa il 20 dicembre 2013 con Atto n. 33 che in un passaggio recita: “……nelle norme relative alla riorganizzazione del ruolo dei marescialli sia inserita la previsione della promozione per i marescialli di prima classe al grado di primo maresciallo in quanto la norma non comporta oneri in quanto non modifica il trattamento economico in godimento;…….”
Tesone Luigi