Roma, 24 Lug 2020 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di F. Q. – Generale di brigata Mauro D’Amico: “Ci sono spesso affermazioni forti, andrebbero vagliate dalla magistratura competente”. (Segue articolo). – Minacce continue dai detenuti in regime di carcere duro, e quindi soprattutto boss mafiosi stragisti, indirizzate a Nino Di Matteo e Nicola Gratteri. Il primo è stato per anni sostituto procuratore a Palermo e oggi è componente del Csm, il secondo fa il procuratore capo di Catanzaro.
A raccontare come i due magistrati siano bersagli fissi delle offese dei detenuti è stato il direttore del Gom, il gruppo operativo mobile della polizia penitenziaria, audito dalla commissione Antimafia: “È regolare che un detenuto al 41bis offenda Di Matteo o Gratteri: parliamo di persone al 41bis, non di un collegio svizzero”, ha detto il generale di brigata Mauro D’Amico.
“Il punto importante è che quando il Gom invia queste informazioni – ha aggiunto – qualcuno le prenda in considerazione: ci sono spesso affermazioni forti, andrebbero vagliate dalla magistratura competente”, ha continuato il capo del Gruppo operativo mobile.
D’Amico è stato audito dalla commissione di Nicola Morra che sta portando avanti un’indagine sulle scarcerazioni avvenute durante l’emergenza coronavirus.
“Sulle scarcerazioni del 41 bis ci siamo allarmati, abbiamo fatto l’elenco di tutti i ristretti che avevano patologie o età elevata, abbiamo avuto solo 3 detenuti usciti a causa del Covid:Bonura, Iannazzo e Zagaria“, ha detto il capo del Gom a proposito dell’ormai nota circolare del Dipartimento amministrazione penitenziaria. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/07/23/carceri-il-direttore-del-gom-allantimafia-dai-detenuti-al-41bis-offese-a-di-matteo-e-gratteri-e-regolare-spesso-affermazioni-forti/5877833/
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