Roma, 30 giugno 2024 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – Ritornano i casi di maltrattamento sulla nave militare già oggetto di indagini alcuni anni fa, ora arrivano altre accuse e le procure continuano ad indagare.
Dovranno rispondere anche di reati previsti dal codice militare gli indagati nell’inchiesta sugli abusi a bordo di nave Martinengo durante una missione. È quanto emerge dal nuovo avviso di conclusione delle indagini firmato dal pubblico ministero Marzia Castiglia nei confronti di tre militari tra i quali l’ex comandante dell’unità, Roberto Carpinelli.
La procura militare di Napoli, infatti, ha trasmesso gli atti agli inquirenti tarantini che hanno così ampliato le accuse da cui gli indagati dovranno ora difendersi.
Si tratta di episodi avvenuti quando l’unità della Marina era impegnata in un una missione in acque internazionali e denunciati dalle vittime assistite, tra gli altri dagli avvocati Antonella Notaristefano e Giovanni Vinci, All’ex comandante è contestato di aver maltrattato quasi quotidianamente tre marinai con insulti e riferimenti sessuali: avrebbe lanciato contro di loro arance, mele, banane, cubetti di ghiaccio, bustine di maionese, tappi di sughero e di metallo con l’obiettivo di farli cadere a terra mentre portavano vassoi pieni di cibo.
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