Marina Militare: Ecco la prima palombara

La Spezia, 18 Feb 2020 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Corrado Ricci – La 23enne originaria di Tarquinia centra l’obiettivo nel comprensorio del Comsubin. Segue. – Il traguardo è di quelli che segnano la storia della subacquea e del genere femminile. Dal 1849, anno di nascita dalla prima scuola militare per forgiare i signori degli abissi, sono maturati i tempi perché anche una donna possa fregiarsi del titolo di palombaro della Marina Militare.

Anzi palombara. Questione di capacità, di sostenibilità a reggere le prove a misura di maschi dall’indole delfina. Lei è Chiara Giamundo, 23 anni compiuti il 23 gennaio scorso, originaria di Tarquinia, già campionessa di nuoto.

Venerdì prossimo il suo istruttore le calzerà in testa l’ambito basco blu. Accadrà nel piazzale della base segreta del Varignano, lì dove è passata la rigida selezione dei nuovi 15 allievi che, da quel giorno, diventeranno palombari a tutti gli effetti, abilitati alle immersioni fino a 60 metri di profondità.

La notizia rimbalza alla Spezia da Tarquinia, dove, dopo aver definito Chiara una ’sirena’, ora la chiamano ’miss degli abissi’.

“E’ il nostro orgoglio”, dice Mauro Ranzoni, suo allenatore, insieme al collega Francesco Tiselli, nel periodo in cui Chiara – nei ranghi del Centro Nuoto di Montaldo di Castro, in forza al Circolo canottieri “Aniene” dal nome dell’omonimo fiume – ha maturato la passione per l’acqua dolce.

“Aveva 5 anni quando ha mosso le prime bracciate in piscina. Da lì in avanti, anno dopo anno, ha inanellato risultati prestigiosi: titoli regionali e ottimi piazzamenti ai campionati italiani. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.lanazione.it/la-spezia/cronaca/palombara-chiara-giamundo-1.5031924

Ricevi direttamente sul tuo cellulare i nostri articoli

clicca qui sotto per unirti alla comunità www.forzearmate.org

Seguici su Telegram unisciti al canale sideweb e forzearmate.org

Condividi questo post