Marina Militare: High North 2018 nell’Oceano Artico

Roma, 03 Set 2018 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Chiara Piotto – Plastica nell’Oceano Artico in zone inesplorate. Segue. – Sonde, droni e robot per studiare il fondo dell’Oceano Artico e acquisire informazioni su come il cambiamento climatico sta modificando le correnti e i fondali dei nostri mari.

Questo l’obiettivo della missione High North 2018, secondo step della campagna di geofisica marina pluriennale della Marina Militare guidata dal’Istituto Idrografico. Tre settimane di studi intensivi che hanno permesso al team italiano – composto da ricercatori di Cnr, Iim, Enea, Ogs, Eri, Cmre, Ids e Uni-Sorbona – di tornare protagonista della ricerca marina nelle fredde acque del Polo Nord.

Plastica tra i ghiacci del Polo Nord. Il viaggio della nave Alliance, di proprietà della Nato, è cominciato da Tromso. Lo scioglimento dei ghiacci ha permesso alla spedizione di studio di spingersi fino al limite della banchisa Artica, a 81° 50.27’ di latitudine nord, in una zona mai esplorata prima dal punto di vista scientifico.

Lì il team ha osservato un fenomeno senza precedenti: centinaia di grandi oggetti di plastica, dai copertoni alle confezioni di alimenti, spinti intatti dalle correnti di mezzo mondo fino ai ghiacci dove sono rimasti impigliati.

L’equipaggio della Alliance ha così potuto riprendere in immagini, trasmesse per la prima volta da Sky TG24, le macroplastiche che galleggiano in un’area del Pianeta così distante dalle città. Pacchetti di patatine nel Pack Artico.

Il campionamento delle plastiche. Delle plastiche studiate nel corso di High North stupisce in particolar modo la dimensione: gli oggetti arrivavano, in certi casi, a diversi metri di grandezza.  L’articolo completo prosegue qui >>> https://tg24.sky.it/cronaca/2018/08/30/high-north-2018-artico-missione-marina.html

Condividi questo post