La Spezia, 05 Nov 2020 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Marina Militare – L’equipaggio della nave è stato sottoposto a 2 tamponi e ad un periodo di isolamento a bordo di 14 giorni. Segue. – Il 20 ottobre Nave Rizzo è entrata in bacino nel porto di La Spezia. L’ingresso in bacino rappresenta l’ultimo capitolo di un’attività iniziata 83 giorni prima.
Dopo la designazione quale flagship dell’Operazione europea di antipirateria nel Corno d’Africa “Atalanta”, l’equipaggio della nave è stato sottoposto a 2 tamponi e ad un periodo di isolamento a bordo di 14 giorni. Tale protocollo ha garantito il raggiungimento della condizione di “COVID free” in linea con le direttive anti-Covid19 in vigore.
Tornata in Italia il 13 ottobre scorso, ha condotto la manovra di ingresso in bacino che è durata poco più di 24 ore e si è sviluppata in due delicate fasi: la prima relativa all’ingresso in bacino, e la seconda, conclusasi nella giornata successiva, finalizzata allo svuotamento e al posizionamento di precisione sulle taccate.
Questa operazione rappresenta un momento particolarmente delicato e richiede la massima concentrazione sia per l’equipaggio, intento a manovrare l’Unità in spazi ristretti, che per il personale palombaro che svolge attività subacquee per centrare la nave su strutture costruite sul fondopermettendone la messa in secco, in considerazione anche delle particolari linee di carene delle nuove Navi che impongono sensibili modifiche e adeguamenti alle attività preparatorie all’ingresso.
Le operazioni subacquee durante la messa in secca di una unità navale rappresentano, infatti, una centenaria tradizione che i palombari della Marina Militare si tramandano:…L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.difesaonline.it/news-forze-armate/mare/nave-luigi-rizzo-ha-fatto-ingresso-bacino