Roma, 3 novembre 2024 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – Le schermaglie tra Iran e Israele non sono terminate, la progressiva scalata peggiorativa nei rapporti tra i due paesi risuona negli annunci dei leader e presto anche con le armi.
L’indiscrezione è stata ottenuta dal Washington Post e conferma ciò che sembravano solo le solite minacce di Ali Khamenei, guida suprema della Repubblica islamica: «L’Iran si prepara ad attaccare Israele nei prossimi giorni». A rivelarlo al quotidiano americano è stata una fonte vicina alla leadership israeliana, venuta a conoscenza di alcuni dispacci dell’intelligence di Tel Aviv. A cavallo delle elezioni americane, dunque, Teheran sarebbe pronta ad aggredire Israele, in risposta ai raid subiti nella notte tra venerdì e sabato della scorsa settimana. L’attacco potrebbe partire dall’Iraq, dove sono attive diverse milizie pro-Iran.
La nuova arma in mano a Israele: un laser per distruggere droni e missili nemici
Intanto nella giornata di oggi – 2 novembre – da Israele sono arrivate alcune informazioni sul suo nuovo sistema di difesa che potrebbe mandare in pensione l’Iron Dome. Si chiamerà Iron Beam e sfrutterà la potenza di un laser per polverizzare droni e missili che minacceranno il territorio israeliano. Lo scudo laser sarà operativo entro un anno, promettono i vertici della difesa di Tel Aviv, funzionerà da terra e avrà una portata che va da centinaia di metri a diversi chilometri. Rispetto all’Iron Dome, che utilizza il radar per identificare gli oggetti volanti per poi intercettarli con dei missili, l’Iron Beam dovrebbe essere più rapido, economico ed efficace.
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