Roma, 30 Apr 2019 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Salvo Barbagallo – Agli USA non bastano Sigonella, Augusta, Niscemi e altro ancora. Segue. – Chiusa la pagina della “festività” del 25 Aprile che ha (di)mostrato l’attuale squallore che pervade l’intero (o quasi) Paese nell’occasione di una importate ricorrenza, c’è da sottolineare (ancora una volta) come ci si dimentica (?) delle recenti (e meno recenti) vittime del terrorismo jihadista, della guerra fratricida che sta insanguinando la Libia, del problema clandestina “immigrazione” (forzata?), e si ignora (volutamente?…) quanto accade nell’ex Mare Nostrum, il Mediterraneo, quel “mare” che circonda l’Italia e la Sicilia.
Già, il Mediterraneo: un mare conteso dalle grandi Potenze per le quali il suo “controllo” è di vitale importanza per potere (ovviamente) “controllare” tutti i territori dei Paesi che lo circondano.
Il 24 novembre dello scorso anno riprendevamo (per l’ennesima volta) l’argomento Mediterraneo, riportando una acuta osservazione di Lorenzo Vita (su Il Giornale.it di alcuni giorni prima) che avrebbe dovuto far riflettere.
Affermava Lorenzo Vita: “(…): Il Mediterraneo e il Medio Oriente sono due mondi legati indissolubilmente. L’uno incide sull’altro. E i destini sono intrecciati fra loro tanto che oggi si fa sempre più spazio il concetto di Mediterraneo allargato, che unisce i due elementi non solo da un punto di vista geografico, ma anche politico.
Non esiste più il solo bacino del Mediterraneo: tutto è unito in un unico grande gioco strategico. E chi pensava che il Mediterraneo fosse costretto a essere relegato a un ruolo secondario rispetto alle nuove sfide globali, in questi anni non ha potuto fare altro che ricredersi. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.lavocedellisola.it/2019/04/mediterraneo-agli-usa-non-bastano-sigonella-augusta-niscemi-eccetera/