Roma, 31 Ott 2020 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Stefano Vespa – Brahim Aouissaoui, l’attentatore jihadista che ha ucciso tre persone a Nizza, aveva in tasca un foglio della Croce Rossa: era stato in Italia tre settimane fa. Segue. – L’attentato di Nizza riapre due scenari: la presenza di jihadisti sul territorio francese, aizzati dalle recenti polemiche sulle vignette raffiguranti Maometto o il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan, e il delicatissimo binomio terrorismo-immigrazione che rinfocola le polemiche in Italia perché il tunisino Brahim Aouissaoui, 21 anni, autore dell’attentato di Nizza con tre morti e un ferito grave, è sbarcato il 20 settembre a Lampedusa e portato a Bari il 9 ottobre dopo la quarantena obbligatoria.
Le autorità francesi l’hanno identificato proprio perché aveva con sé un foglio della Croce rossa italiana. La domanda più ovvia è perché il ragazzo è riuscito a raggiungere la Francia lasciando il centro di accoglienza da dove sarebbe stato certamente rimpatriato visto che l’accordo con la Tunisia è uno dei pochi che funziona.
La risposta ufficiale non c’è ancora, ma forse è semplice: i profughi non possono essere privati della libertà personale, non possono essere arrestati, quindi molti provano ad allontanarsi sia perché cercano di raggiungere le famiglie che già vivono nel centro Europa sia perché, purtroppo, hanno altre intenzioni.
Scontro politico. Non c’è dubbio che il collegamento diretto tra l’Italia e l’attacco alla cattedrale di Nizza ha alzato l’attenzione, mai sopita, dell’antiterrorismo e dell’intelligence italiani.
Matteo Salvini ha chiesto immediatamente le dimissioni del ministro Luciana Lamorgese se venisse confermato, com’è già stato fatto, lo sbarco in Italia di Aouissaoui:…L’articolo completo prosegue qui >>> https://formiche.net/2020/10/migranti-e-terrorismo-da-nizza-un-allarme-per-tutta-leuropa/