Missili indiani nello Spazio: Il punto dei Generali Arpino e Tricarico

Roma, 29 Mar 2019 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Stefano Pioppi – Leggiamo di seguito. – L’India esulta: con un nuovo sistema missilistico, sarebbe riuscita ad abbattere un satellite in orbita bassa, attestandosi di diritto tra i pochi Paesi (per ora Stati Uniti, Cina e Russia) che hanno raggiunto questa capacità. Il test dimostra come lo Spazio non possa più essere escluso dalla competizione globale, ma anche che quest’ultima sarà sempre di più giocata sul terreno della difesa missilistica.

Ne abbiamo parlato con i generali Mario Arpino, già capo di Stato maggiore della Difesa, e Leonardo Tricarico, presidente della Fondazione Icsa e già capo di Stato maggiore dell’Aeronautica.

Visti i rapidi sviluppi globali, da entrambi è arrivato anche un segnale d’urgenza sulle capacità italiane: il programma Camm-Er va sbloccato al più presto. Il rischio, altrimenti, è trovarci senza copertura da una molteplicità di minacce dal cielo nel giro di pochi anni.

L’ANNUNCIO INDIANO. “Questo nuovo passo, impensabile fino a pochi anni fa, ci rende più sicuri, fiduciosi del futuro, e ci mette al livello dei grandi della terra”. Così il premier Narendra Modi ha annunciato l’abbattimento del satellite indiano a margine di una riunione del Comitato di Sicurezza.

Del test – svolto nell’ambito della “Operation Shakti” condotta dalla Drdo, l’agenzia di Nuova Delhi che si occupa di ricerca e sviluppo militare – si sa ancora poco.

Stando alle informazioni riportate dai quotidiani locali, un satellite attivo in orbita bassa sarebbe stato abbattuto “in tre minuti” da un “nuovo sistema missilistico balistico” lanciato dalla base spaziale dell’isola Abdul Kalam, a pochi chilometri dalle coste dello Stato indiano di Orissa, nel Golfo del Bengala. L’articolo completo prosegue qui >>> https://formiche.net/2019/03/india-asat-missili-arpino-tricarico/

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