Missione Nato in Afghanistan: Rientrano 895 italiani ma altrettanti andranno in Africa e Iraq

Roma, 17 Apr 2021 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Gerardo Pelosi – Lo stesso ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, ha ricordato che nel corso dei prossimi mesi si andranno a definire nuovi assetti nei teatri internazionali a cominciare dall’Africa e dall’Iraq. (Segue articolo). – Lo studio di pianificazione per il progressivo ritiro degli 895 militari italiani impiegati attualmente nella missione Nato in Afghanistan verrà messo a punto solo a fine maggio dopo la prossima riunione dei ministri degli Esteri dell’Alleanza a Bruxelles.

È quanto si apprende da fonti qualificate dopo la decisione presa ieri e sostenuta dall’amministrazione americana di procedere al ritiro del contingente internazionale entro l’11 settembre prossimo.

Tuttavia il numero complessivo (oltre 6mila) dei nostri militari impiegati ad oggi in tutte le missioni internazionali potrebbe cambiare di poco poiché, come ha ricordato lo stesso ministro della Difesa, Lorenzo Guerini nel corso dei prossimi mesi si andranno a definire nuovi assetti nei teatri internazionali a cominciare dall’Africa e dall’Iraq.

Nuovi assetti dell’Italia per le minacce del Mediterraneo allargato. In sostanza l’Italia cercherà di concentrare i suoi sforzi nella stabilizzazione del cosiddetto “Mediterraneo allargato” da dove provengono la maggioro parte delle minacce (si chiamino terrorismo o flussi irregolari di immigrazione).

Per cui le missioni in Africa potrebbero vedere crescere il contributo in termini di uomini e mezzi. Da poche settimane l’Italia ha inviato i primi 30 militari in Mali per la missione europea Takuba (arriveremo presto a 93 uomini) mentre in Niger la missione bilaterale Misin di addestramento alle forze locali è composta attualmente da 295 elementi. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.ilsole24ore.com/art/afghanistan-rientrano-895-italiani-ma-altrettanti-andranno-in-africa-e-iraq-AEzs3HB

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