Roma, 16 Gen 2020 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Francesco Bechis – Sul tavolo una missione Onu in Libia. Segue. – C’è un lavoro sotterraneo nella crisi libica che spesso passa inosservato, lontano dai riflettori della polemica politica che un giorno si arroventa su una soluzione, il giorno dopo su quella opposta.
È il lavoro dell’intelligence italiana, che conosce bene la Libia e non da ieri. In queste settimane in prima linea nelle non facili trattative per fermare gli scontri armati alle porte di Tripoli tra l’Esercito di liberazione nazionale (Lna) del generale Khalifa Haftar e le forze del governo riconosciuto dall’Onu del premier Fayez al Serraj si è mossa l’Aise (Agenzia informazioni e sicurezza esterna).
L’AUDIZIONE DI CARTA AL COPASIR. Non è un caso dunque che il Copasir (Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica) sia partito nel suo breve ciclo di audizioni sul dossier nordafricano e mediorientale proprio dal direttore dell’agenzia Luciano Carta.
Generale di Corpo d’Armata della Guardia di Finanza, Carta è stato posto a capo dell’Aise dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte nel novembre del 2018 dopo una lunga carriera nelle fiamme gialle.
Il comitato bipartisan di raccordo fra Parlamento, governo e Servizi presieduto dal leghista Raffaele Volpi ha ascoltato martedì mattina Carta per una panoramica sulla situazione in Libia e sulla presenza italiana nella regione mediorientale, soprattutto in Iraq, dove l’Italia ha circa 900 militari, a due settimane dall’uccisione del generale iraniano Qassem Soleimani da parte di un drone americano. L’articolo completo prosegue qui >>> https://formiche.net/2020/01/libia-007-aise-copasir/
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