Roma, 23 Giu 2020 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Tatiana Santi – L’Aeronautica Militare italiana partecipa regolarmente alle operazioni NATO. Segue. – Gli F-35A dell’Aeronautica Militare appartenenti al 32esimo Stormo di Amendola si sono rischierati per la seconda volta in Islanda per difendere i cieli della nazione insulare nell’Atlantico. In realtà l’aviazione italiana partecipa con grande regolarità a molteplici missioni NATO in giro per il mondo.
Anche se il Belpaese non ha raggiunto la soglia del 2% per le spese militari, come vorrebbe Washington, si fa comunque ben volere dagli americani garantendo una grande disponibilità per le missioni all’estero. Occorre ricordare inoltre la presenza di numerose basi americane sul suolo italiano.
“Se l’Italia vuole spendere relativamente poco deve pagare uno scotto, deve essere sottoposta anche alle decisioni del consesso generale della NATO”, sottolinea in un’intervista a Sputnik Italia Mirko Molteni, giornalista, esperto di storia e argomenti militari.
Gli F-35 italiani sono tornati in Islanda per garantire la difesa aerea. Mirko Molteni, da chi difendere l’Islanda? Qual è il peso di questo impegno italiano?
È la seconda volta che gli F-35 italiani vengono dislocati in Islanda nell’ambito di una missione NATO denominata Interim Air Policing. In sostanza per quei Paesi NATO che non dispongono di una propria difesa aerea con caccia intercettori viene disposta una difesa per procura effettuata da contingenti delle aviazioni degli altri alleati a rotazione.
Gli F-35 italiani erano già stati dislocati qui nel 2019. L’aviazione italiana ha partecipato ad altre missioni del genere con caccia Eurofighter Typhoon in Albania, in Montenegro e nei territori degli Stati Baltici. L’Islanda e i Paesi Baltici sono i margini esterni del territorio geografico della NATO. L’articolo completo prosegue qui >>> https://it.sputniknews.com/intervista/202006219225506-italia-fra-i-paesi-piu-disponibili-per-missioni-nato-allestero-a-che-pro/