Roma, 05 Apr 2018 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Andrea Cionci – Dopo oltre 10 anni di onorato servizio, Jimmy, detto Gamain, se n’è andato per un malore. Era uno dei cani militari del Contingente Italiano schierato in Libano. Cresciuto presso il Gruppo Cinofili del Centro Militare Veterinario di Grosseto (fondato nel 2002), ieri mattina è deceduto mentre svolgeva l’abituale controllo per fiutare eventuali tracce di esplosivo sui mezzi che entravano presso la base militare di Shama, del Comando del Settore Ovest di UNIFIL, attualmente controllata dalla Brigata Paracadutisti “Folgore”. Appena il cane si è accasciato, è stato soccorso dal suo conducente, un Caporal Maggiore Capo dell’Esercito, e subito dopo dall’Ufficiale veterinario. Inutilmente, purtroppo. Jimmy era un bel pastore belga Malinois di 11 anni. Questa razza è molto versatile e viene impiegata efficacemente nei compiti più svariati: per la guardia, la difesa, come cane da catastrofe, da macerie, da valanga e, naturalmente, da pastore. Il pastore belga è un cane vivace, coraggioso e attivo, sempre pronto all’azione. L’atteggiamento del suo corpo esprime fierezza e intelligenza. Non richiede grandi cure, è di abitudini spartane, ma necessita di un padrone attento e presente che sappia imporsi come “capobranco”. Jimmy sarebbe da poco andato in “pensione”, e forse sarebbe stato adottato dal suo conducente come sempre più frequentemente accade, dato il forte legame che si instaura fra uomo e animale. Da autentico “veterano”, questo cane era stato già impiegato per sei missioni all’estero, in Afghanistan, in Kosovo e in Libano. L’articolo completo prosegue qui >>> http://www.lastampa.it/2018/04/04/societa/lazampa/cane-cani/morto-in-servizio-jimmy-decano-dei-cani-antiesplosivo-del-contingente-italiano-in-libano-6vI8BYjwEdI29QnHdaw5tL/pagina.html
Morto in servizio Jimmy, decano dei cani anti-esplosivo del contingente italiano in Libano
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