Roma, 14 luglio 2025 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – L’Italia aderisce al 5% del pil per la nato, quali sono gli impatti per il paese con un incremento così consistente delle spese militari?
COSA SIGNIFICA PER L’ITALIA IL 5 PER CENTO DI SPESA SULLA DIFESA
L’accordo Nato prevede che l’obiettivo del 5 per cento di spesa sulla difesa sul Pil si articoli su due categorie: il 3,5 per cento sulla spesa per la difesa vera e propria, come tradizionalmente computata in sede Nato e l’1,5 per cento per la sicurezza in termini generali, che include le infrastrutture e la loro protezione, la protezione delle reti, cybersecurity inclusa, la sicurezza della popolazione civile e così via. Sulla base della classificazione Nato – che è più ampia di quella normalmente utilizzata per i confronti internazionali della spesa per funzioni (Cofog), per esempio considera anche la spesa per pensioni del personale militare – nel 2024 l’Italia ha speso per la difesa l’1,5 per cento del Pil, cioè circa 33 miliardi di euro. Considerando che il Pil italiano è stato nel 2024 pari a circa 2.200 miliardi di euro, per arrivare al 3,5 per cento del Pil l’Italia dovrebbe dunque spendere tra i 40 e i 45 miliardi in più all’anno (in euro 2024); per arrivare al 5 per cento del Pil la cifra è tra i 75 e gli 80 miliardi in più.
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