Roma, 27 dicembre 2024 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – La situazione geopolitica resta sempre attenzionata e molto rischiosa per un allargamento dei conflitti attualmente circoscritti in determinate zone, vedesi Ucraina.
Il mondo si prepara ad entrare in guerra. Ogni paese ha aumentato o sta aumentando le spese per la Difesa in una proporzione tale che solo uno sciocco potrebbe considerare “coerente con le attuali minacce”.
Il nuovo segretario generale della NATO, Mark Rutte, ha recentemente proposto di incrementare le spese per la difesa ad oltre il 3% del PIL e ha esortato i paesi membri ad adottare una “mentalità di guerra” per prepararsi alle prossime sfide. Parallelamente, il prossimo presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha espresso l’intenzione di chiedere agli alleati della NATO di aumentare le loro spese per la difesa fino al 5% del PIL.
Forse per qualche arruffapopolo potrebbe esserci dietro una mera speculazione opportunistica per lucrare su fobie “ovine”, tuttavia c’è un aspetto che stona: i prossimi sfidanti si stanno armando da molti anni con imponenti programmi militari assolutamente lontani da una qualunque prospettiva di pace. Un esempio? Pensiamo solo ai 22,5 miliardi (“miliardi”, non “milioni”) di dollari in programma sul suolo statunitense per depositi, arsenali ed impianti di produzione di munizionamento. Da parte cinese gli interventi non sono meno intensi.
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