Roma, 10 marzo 2025 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – Gli stipendi di marzo potrebbero riservare delle brutte sorprese per molti lavoratori, pare che errori di elaborazione NoiPA non hanno calcolato il nuovo cuneo fiscale.
Dall’inizio dell’anno nelle buste paga dei dipendenti pubblici non è stato inserito il beneficio del taglio del cuneo fiscale deciso con l’ultima manovra economica del governo. Un taglio netto, in media, di un centinaio di euro, che doveva compensare la cancellazione del precedente meccanismo di decontribuzione, estendendo peraltro il beneficio oltre il limite dei 35 mila euro per arrivare fino al tetto dei 40 mila euro annui di retribuzione lorda.
Risultato, buste paga più leggere, già questo basterebbe per far saltare la pazienza anche al vecchio Giobbe, il problema è che l’errore, già grave e ripetuto, è diventato eclatante con lo stipendio di marzo, che sarà erogato a fine mese, ma la cui elaborazione è già consultabile sulla piattaforma di NoiPa. Uno sguardo anche distratto alle cifre evidenzia che le dimenticanze non si sono fermate al cuneo fiscale, ma all’appello mancano anche gli adeguamenti delle indennità di amministrazione il cui decreto è stato pubblicato pochi giorni fa.
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