Nuovi droni per esercito italiano

Roma, 06 Giu 2018 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Ilaria Sesana – Nuovi acquisti di droni per l’esercito italiano: segue articolo. In piena campagna elettorale, lo scorso febbraio il ministero della Difesa ha presentato una richiesta per l’acquisto di 20 nuovi droni P2HH da ricognizione (armabili) di fabbricazione italiana per sostituire i vecchi “Predator” A (disarmati) e “Predator” B (armati) di fabbricazione statunitense.

Spesa complessiva prevista: 766 milioni di euro, che porterebbe a un raddoppio delle spese complessive della Difesa per i velivoli senza pilota. A produrre i veicoli senza pilota sarà Piaggio Aerospace, azienda con sede ad Albenga ma controllata al 100% dal fondo “Mubadala” con sede negli Emirati Arabi Uniti.

“Sono molte le criticità dietro questo progetto e molti interrogativi a cui è urgente dare una risposta”, sottolinea Enrico Piovesana di “Milex – Osservatorio sulle spese militari italiane” che mercoledì 30 maggio è stato audito dalla Commissione speciale del Senato in merito dell’esame dello Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale relativo all’acquisizione di aeromobili a pilotaggio remoto (droni) e potenziamento delle capacità di intelligence, surveillance and reconaissance della difesa. Sull’argomento, Milex ha pubblicato anche “Droni. Dossier sugli APR militari italiani“.

“Nel 2015 l’Italia ha avuto l’autorizzazione dagli Stati Uniti ad armare i propri droni -spiega Piovesana-. L’articolo completo prosegue qui >>> https://altreconomia.it/italia-raddoppio-droni/

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