Obbedienza e lealtà: le più eccelse virtù militari

Roma, 18 Set 2018 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Giorgio Battisti – Leggiamo di seguito. Segue. – È ancora vivo il ricordo dell’episodio di Nave “Diciotti” in cui le istituzioni e alcuni benpensanti si sono scontrati con una realtà sino ad oggi nuova per l’Italia contemporanea.

Mi riferisco all’azione giudiziaria rivolta contro il ministro dell’Interno Matteo Salvini indagato per sequestro di persona e altri crimini per non aver consentito lo sbarco degli immigranti a bordo di una nave militare italiana, pur attraccata in un molo di un porto italiano, in attesa che la richiesta di interessamento (e condivisione) da parte delle istituzioni europee e degli altri Stati Membri dell’UE avesse riscontro.

La levata di scudi contro il ministro si è dunque spinta ben oltre le legittime critiche di natura politica che sino a quei giorni avevano accompagnato l’operato del Governo italiano, toccando la delicatissima (e importantissima) sfera giuridico-giudiziaria.

Qualcuno, traendo spunto dall’episodio, ha addirittura scritto nero su bianco su un giornale a tiratura nazionale di area cattolica, a monito per i comandanti di oggi e domani, che gli ordini errati e ingiusti (dando clamorosamente per assodato che di tale natura di ordini si trattasse!) non vanno eseguiti.

Ebbene, visto che si è voluto “trascinare” il ragionamento, grazie anche alla tempestiva azione della nostra magistratura, sul piano giuridico, si consenta qualche considerazione di natura tecnica, senza pur tralasciare il doveroso rispetto che dobbiamo alla logica aristotelica che governa il pensiero umano! L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.analisidifesa.it/2018/09/se-la-disobbedienza-e-dobbligo/

 

 

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