Ong: Elisabetta Trenta e l’asse con Ursula von der Leyen

Roma, 13 Lug 2019 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – Ursula von der Leyen: “È importante aiutare in mare ogni persona che si ritrova su imbarcazioni di fortuna”. Segue. – Il blocco dei porti da parte delle navi della Marina per frenare l’immigrazione? Nessuno me lo ha chiesto” ha riferito il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta appena uscita dal vertice sull’immigrazione.

Appuntamento, questo, tanto caro a Matteo Salvini, perché al centro del dibattito c’era proprio il decreto Sicurezza bis e, in particolare, la questione dei porti chiusi. L’incontro, avvenuto mercoledì 10 luglio, non ha portato nelle tasche del vicepremier grandi soddisfazioni.

Nel primo giorno di votazioni – chiarisce Il Giornale – il numero degli emendamenti presentati è stato dimezzato: su 547 ne sono stati dichiarati inammissibili 260. Ma i leghisti sono stati attaccati alle spalle anche dagli alleati di governo, che hanno tentato di appellarsi al principio di non respingimento contenuto nella Convenzione di Ginevra.

Non solo, perché i 5 Stelle hanno anche chiesto al ministro di non limitare l’ingresso o il transito delle navi e di escludere dai divieti le “navi impegnate in attività di soccorso”, come le tanto controverse Ong: “Gli emendamenti depositati a firma Sarli-Gallo sono da considerarsi a titolo personale poiché non in linea con la posizione espressa dal M5s.

Si ricorda che il M5s ha espresso il suo favore all’aumento delle sanzioni e proposto un emendamento per la confisca immediata delle imbarcazioni che violano le leggi dello Stato. Dobbiamo mettere un punto a chi sfrutta i migranti per farsi pubblicità” hanno puntualizzato. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.liberoquotidiano.it/news/italia/13482714/elisabetta-trenta-ursula-von-der-leyen-asse-anti-salvini-no-porti-chiusi-bisogna-aiutare-migranti.html

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