Roma, 13 Feb 2021 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di FEZ – L’impiego della polizia in missione all’estero non è solo cosa dei giorni nostri ma risale a molto tempo fa. (Segue articolo). – Le operazioni di pace, nelle loro diverse articolazioni, hanno visto aggiungersi al personale militare numerosi appartenenti ai corpi di polizia.
La crescente importanza di questo personale nelle Peace Support Operations (PSO) ha fatto sì che oltre all’ONU anche altre organizzazioni internazionali quali NATO, OSCE, UE, ecc. utilizzino questo tipo di personale.
La polizia nell’ambito di operazioni di supporto alla pace svolge tre compiti: – monitoraggio delle forze di polizia e osservazione della situazione locale; – svolgimento di un ruolo attivo di polizia e di ordine pubblico; – addestramento delle forze di polizia locali.
L’efficacia del ruolo svolto dalla polizia è da considerarsi nel quadro globale della missione di cui fanno parte e nel rispetto degli obiettivi dati dal committente.
Generalmente le missioni di osservazione hanno al loro interno una prevalenza di appartenenti alla polizia civile, mentre quelle di mantenimento dell’ordine pubblico vedono un maggior numero di appartenenti a forze di gendarmeria, questo per mera consuetudine.
Non di rado l’ONU, che ha un’impostazione culturale di tipo anglosassone, nelle missioni preferisce la polizia civile rispetto alle gendarmerie. L’impiego della polizia in missione all’estero non è solo cosa dei giorni nostri ma risale a molto tempo fa. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.difesaonline.it/evidenza/approfondimenti/i-corpi-di-polizia-statuto-civile-nelle-missioni-internazionali