Opinioni: come sconfiggere il terrorismo internazionale

Roma, 17 Giu 2018 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Daniele Tissone – Come mai nel nostro paese non sono avvenuti attacchi di tipo terroristico? Leggiamo di seguito. Sconfiggere il terrorismo internazionale così come abbiamo fatto con gli anni di piombo, utilizzando almeno in parte le stesse strategie soprattutto in materia di prevenzione?

Non è solo un teorema, ma una vera e propria evidenza confortata anche dalle parole che il procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, Federico Cafiero De Raho, ha pronunciato a Genova recentemente nel corso di un convegno organizzato dal Silp Cgil e dalla Camera del Lavoro, alla presenza tra gli altri anche del prefetto Franco Gabrielli.

“In Italia – ha detto il procuratore Dna – abbiamo servizi di sicurezza e informazione che condividono con la polizia giudiziaria e con la magistratura le proprie conoscenze.

Questo meccanismo risale all’esperienza degli anni 70 e 80 col terrorismo rosso e nero, senza contare le stragi delle mafie. Un meccanismo, quello della circolarità delle informazioni, che si rivela fondamentale anche oggi”.

La circolarità delle informazioni dei nostri apparati di sicurezza, dunque, come strategia vincente per combattere il nuovo terrorismo, anche se il passaggio dai foreign fighters ai lupi solitari ha determinato certamente un “salto di qualità” verso il terreno di una maggiore imprevedibilità degli attacchi.

Italia fortunata fino ad oggi? Neppure per idea. Chi lo pensa nella migliore delle ipotesi si limita a analisi di 20 o 30 anni fa, quando – a torto o a ragione – il lodo Moro ha avuto certamente un peso nelle nostre politiche di sicurezza. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.huffingtonpost.it/daniele-tissone/sconfiggere-il-terrorismo-internazionale-con-la-strategia-di-prevenzione-degli-anni-di-piombo_a_23460496/

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