Opzione donna: Domande in aumento da disoccupate

Roma, 24 Nov 2019 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Teresa Maddonni – Dall’aumento delle domande registrato dall’INPS sembra la soluzione alla disoccupazione. Segue. – Può essere Opzione donna, l’anticipo della pensione per le lavoratrici, la soluzione per le disoccupate? Considerando che un terzo delle domande arriva proprio da donne disoccupate e da altre con reddito pari a zero, e che sono in aumento, la risposta è sì.

La proroga dell’anticipo pensionistico per le donne che abbiano compiuto al 31 dicembre 2019 58 anni di età (59 le lavoratrici autonome) e abbiano accumulato 35 anni di contributi, sembra ormai assodata. A fine settembre Opzione donna era stata attivata da 13.500 lavoratrici e la speranza è arrivare a 18-19mila a fine anno.

Si sta ancora discutendo la Legge di Bilancio 2020 che deve essere ancora approvata, ma Opzione donna ci sarà ancora nel prossimo anno.

Il Rendiconto sociale dell’INPS ha dimostrato come la maggior parte delle domande per ottenere Opzione donna provengano da lavoratrici con basso reddito o anche disoccupate. Vediamo come.

Opzione donna: soluzione per le disoccupate? Sì, anche se ha un costo. Opzione donna sembra essere la soluzione per le disoccupate anche se ha un costo.

Le lavoratrici possono richiedere l’anticipo della pensione, ma ne perdono una parte, anche se stando al Rendiconto sociale dell’INPS secondo il quale il 53,3 % delle donne in difficoltà economica ha ottenuto Opzione donna, sembra che questa sia una soluzione alla mancanza di lavoro.

Una donna che sia disoccupata o non abbia reddito a 58 o 59 anni e non sia più in grado di rientrare nel mercato del lavoro e abbia i requisiti dei 35 anni di contributi potrebbe vedere in Opzione donna un’alternativa possibile. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.money.it/Opzione-donna-soluzione-disoccupate-domande-aumento

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