Pensione: Importo più basso del 10%, ecco quando scatta la penalizzazione

Roma, 30 Nov 2019 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Antonio Cosenza – Per ogni cinque anni di non lavoro scatta una “penalizzazione” del 10% sull’assegno. Segue. – Pensioni: il sistema di calcolo contributivo vigente in Italia, unito alle difficoltà del nostro mercato del lavoro, ha comportato un abbassamento degli importi delle pensioni e in futuro questa situazione potrebbe persino peggiorare.

Il fatto che i contributi, legati agli anni di lavoro e agli stipendi percepiti, rappresentino l’elemento centrale per il calcolo dell’assegno di pensione non aiuta di certo coloro che non sono riusciti a mantenere una carriera lavorativa stabile e continua.

A ribadire questo problema è l’Ocse che nel “Pension at Glance 2019” ha affrontato alcuni importanti temi riguardanti le pensioni; ad esempio, nel rapporto dell’organizzazione parigina si legge che l’Italia dovrebbe attuare un nuovo aumento dell’età pensionabile (cancellando quindi Quota 100), così come dovrebbe rimettere mano a quegli assegni di pensione che risultano essere molto bassi.

Concentriamoci su quest’ultimo punto per fare chiarezza su quando un assegno di pensione rischia di abbassarsi concretamente; il rapporto annuale dell’Ocse risponde a questa domanda, oltre a suggerire delle possibili soluzioni.

Pensione: quando l’assegno è più basso del 10%. Secondo i dati rilevati dall’Ocse in Italia il problema riguardante gli importi bassi delle pensioni viaggia pari passo alle difficoltà crescenti del mercato del lavoro.

Basti vedere che nel 2017 i contratti a tempo determinato, così come i part-time, sono cresciuti oltre il 10%; il problema è che questi, implicando solitamente dei bassi guadagni, si ripercuotono negativamente sui futuri assegni di pensione. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.money.it/pensione-importo-piu-basso-10-per-cento

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