Pensioni: A chi spetta la pensione di reversibilità

Roma, 25 Set 2018 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – Leggiamo di seguito di cosa si tratta. – Con la crisi economica e i vari problemi che attanagliano il mondo del lavoro sono sempre di più le famiglie monoreddito. Che sia una moglie o un marito, poco importa: ciò che è indispensabile è far quadrare i conti a fine mese.

Anche quando lavorano entrambi i coniugi i problemi sono dietro l’angolo: fra precarietà dei contratti di lavoro e aumento delle tasse le famiglie incontrano difficoltà ogni giorno. Ma cosa succede se un coniuge muore? E se fosse l’unico che porta i soldi a casa?

Per non lasciare solo il coniuge superstite e garantire condizioni economiche dignitose alla famiglia lo Stato ha previsto l’istituto della pensione di reversibilità.

Si tratta di un’indennità erogata in proporzione agli anni di contributi versati dal lavoratore defunto e al reddito dichiarato dal coniuge rimasto in vita. Se in famiglia vivono ancora figli che vanno all’università, anche costoro hanno diritto all’indennità. Ma facciamo una panoramica sulla pensione di reversibilità: cos’è e a chi spetta.

Che cos’è la pensione di reversibilità. La pensione di reversibilità è una prestazione (o indennità) versata dall’INPS al coniuge superstite di lavoratore o pensionato defunto.

Per accedere al beneficio della pensione di reversibilità bisogna possedere alcuni requisiti valutati dall’INPS ogni qualvolta si presenterà la relativa domanda.

Il fatto che la pensione viene erogata al coniuge rimasto in vita è giustificato perché chi lavora versa dei contributi nel corso degli anni. Questi contributi serviranno per concedere la pensione una volta raggiunti i limiti richiesti dalla legge, ma se si dovesse morire prima, i soldi non andranno perduti. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.laleggepertutti.it/239846_pensione-reversibilita-cose-e-a-chi-spetta

 

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