Roma, 22 Mag 2019 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Simone Micocci – Ecco il motivo e quale sarà l’importo sottratto. Segue. – A giugno sulla pensione verranno effettuate due diverse trattenute: la prima, visto il taglio delle pensioni d’oro riguarderà solamente gli assegni di importo superiore ai 100.000€ (annui), mentre la seconda interessa molte più persone dal momento che riguarda le pensioni con un importo superiore a circa 1.800€ mensili.
Soffermiamoci su quest’ultima così da fare chiarezza sul perché molti pensionati nel mese di giugno vedranno una certa somma – seppur di poche decine di euro – trattenuta dal cedolino.
Per capirne il motivo dobbiamo tornare indietro di qualche mese quando nella Legge di Bilancio 2019 è stato deciso un nuovo meccanismo per la rivalutazione delle pensioni, lo strumento con il quale l’importo dell’assegno viene adeguato annualmente al costo della vita – moltiplicandolo per il tasso di inflazione rilevato dall’Istat – così da mantenerne inalterato il potere d’acquisto con il passare degli anni.
Con questo nuovo strumento si è scelto di “penalizzare” coloro che hanno un assegno molto alto prevedendo una percentuale ridotta per la rivalutazione; questa si riduce progressivamente al crescere degli assegni, scendendo persino al di sotto del 50% per gli importi superiori ai 4.500€.
Il problema è che la nuova rivalutazione delle pensioni non è stata da subito operativa, dal momento che si attendeva la circolare Inps che per forza di cose (l’Istituto non aveva neppure un Presidente) è tardata ad arrivare. Questa è stata pubblicata alla fine di marzo, annunciando che la nuova rivalutazione sarebbe stata operativa dal mese successivo. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.money.it/Pensioni-quanto-bisogna-restituire-giugno-2019