Roma, 26 luglio 2022 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – Inizia la campagna elettorale e gli esponenti dei vari partiti fanno a gara con proposte, a loro dire, efficaci per risolvere il problema delle pensioni. Vediamo cosa ne pensano i vari partiti.
Berlusconi punta sull’aumento delle pensioni minime a 1.000€ al mese. Salvini e M5S alla Quota 41 per tutti i lavoratori. Più prudenza da Pd e Partiti di centro che puntano ad una flessibilità in uscita sostenibile.
L’apertura della campagna elettorale riapre le proposte dei partiti sulla flessibilità in uscita e sugli interventi a sostegno del potere d’acquisto dei pensionati. Il prossimo 25 settembre, infatti, sarà anche l’occasione per dare la palla agli elettori sui temi sociali e del welfare a distanza di quasi cinque anni.
La legislatura in scadenza ha offerto, del resto, spesso interventi di natura temporanea (nuove salvaguardie pensionistiche, proroga opzione donna, ape sociale e quota 100) più qualche misura di stampo populista come il taglio alle pensioni d’oro (in parte bocciato dall’intervento della consulta del 2021) e quello dei vitalizi dei parlamentari.
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