Roma, 14 febbraio 2024 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – Da un fatto da esperti, risulta che per un milione di statali che accedono alla pensione, uno su tre è penalizzato a causa di un assegno pensionistico pari a metà dello stipendio.
In pensione sempre più tardi e con gli assegni sempre più bassi (per il 30 per cento degli statali meno della metà rispetto alla retribuzione media della vita lavorativa) e un gap gender più ampio.
È uno scenario da incubo quello disegnato dagli esperti di Moneyfarm, società di consulenza finanziaria indipendente, sul futuro della previdenza italiana, con milioni di lavoratori in pensione (in particolare dipendenti pubblici, come detto) con la prospettiva di andare a riposo con metà dello stipendio.
Nel 2024 in Italia il rapporto tra la spesa pensionistica e il Pil – uno degli indici con cui si misura la sostenibilità del welfare pubblico – salirà al 16,2% dal 15,8% del 2023: un aumento dovuto anche alla rivalutazione delle pensioni per effetto dell’inflazione e che inciderà in modo significativo sul futuro del sistema pensionistico e dei cittadini.
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