Roma, 7 gennaio 2025 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – Le pensioni per l’anno 2025 vedranno un ribasso dell’assegno a causa della rivalutazione ma soprattutto per i nuovi coefficienti di trasformazione.
Pensioni, arriva la prima rata del 2025. Ma quest’anno la rivalutazione degli importi per l’inflazione è magra: solo lo 0,8%. L’incremento per un assegno di mille euro al mese è pari ad appena 8 euro. Giù anche i coefficienti di trasformazione del montante contributivo che determinano l’importo dell’assegno da corrispondere a chi andrà in pensione quest’anno. Per chi esce dal lavoro a 67 anni il coefficiente scende da 5,723 a 5,608. Ciò si tradurrà in una riduzione degli assegni del 2 per cento, secondo alcune stime.
Attenzione poi al ricalcolo a consuntivo delle ritenute erariali relative al 2024 (Irpef e addizionale regionale e comunale a saldo). Se le trattenute sono state effettuate in misura inferiore rispetto a quanto dovuto su base annua, l’Inps, in qualità di sostituto di imposta, andrà a recuperare le differenze a debito sulle rate della pensione di gennaio e febbraio, operazione che può persino comportare l’azzeramento dell’assegno.
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