Pensioni: lettera di un ex Generale dell’Esercito

Roma, 03 Set 2018 – (Pubblichiamo un estratto della seguente lettera da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Enzo Santo, Generale dell’Esercito in pensione. Seguiamo. – Egregio Direttore, sono un generale di Corpo d’ Armata dell’ Esercito, ormai in pensione da 3 anni per mia scelta, a seguito di un comportamento che ho reputato scorretto nei miei confronti, quando ero capo di stato maggiore della missione Resolute Support a Kabul, da parte dell’ allora capo di stato maggiore della Difesa, Ammiraglio Binelli Mantelli. Una questione di principio, che mi è costata non poco, come lei può immaginare. Pazienza. Della vita di soldato ho nostalgia, ma non ho rimpianto per quello che ho deciso di fare allora.

Ho seguito nelle ultime ore i vari scambi sul tema delle pensioni d’ oro. E ieri sera il dibattito su Rete4. A parte l’ intervento di Capezzone, che mi è parso di buon senso, il resto veramente da dimenticare. Purtroppo io credo che con questi signori al governo, soprattutto con Di Maio, il buon senso possa non bastare.

E mi viene da pensare che pochi abbiano letto quella proposta di legge, persino Rinaldi, presente in trasmissione, e Borghi stesso. Al riguardo, la vorrei invitare a scorrere l’ articolo di un mio collega, generale Alessandro Monaco, esperto in materia in quanto già Ufficiale di amministrazione dell’ Esercito. Articolo pubblicato su reportdifesa pochi giorni fa. La lettera completa prosegue qui >>> https://www.liberoquotidiano.it/news/italia/13373284/pensioni-luigi-di-maio-lettera-generale-enzo-santo-taglio-assegni-d-oro-esproprio-proletario.html

 

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