Roma, 20 settembre 2023 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – Da quello che descrive l’INPS con al circolare ci sarà più tempo per aggiornare il massimale contributivo per i dipendenti pubblici.
Più tempo per rimuovere il massimale contributivo a vantaggio dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni privi di forme di previdenza complementare. Gli interessati avranno tempo sino al 31 dicembre 2023 se entro il mese di aprile 2023 hanno ricevuto una retribuzione imponibile superiore al massimale oppure decorsi 12 mesi dal superamento se successiva al mese di aprile 2023. Lo rende noto l’Istituto di previdenza nella Circolare n. 80/2023 in cui spiega la portata della novella contenuta nel dl n. 44/2023 convertito con legge n. 74/2023.
Disapplicazione del massimale
L’articolo 21 del dl n. 4/2019 ha previsto che, i lavoratori pubblici nel regime contributivo, cioè privi di contribuzione al 31.12.1995 nei confronti dei quali cui non risultano attivate forme pensionistiche complementari compartecipate dal datore di lavoro, possano optare per essere esclusi dal meccanismo del massimale contributivo. Le disposizioni si applicano, pertanto, ai magistrati ordinari, amministrativi e contabili; agli avvocati e procuratori dello stato; al personale della carriere diplomatica e prefettizia; al personale Militare e delle forze di Polizia di Stato; al personale del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco; al personale della carriera dirigenziale penitenziaria; ai professori ed i ricercatori universitari assunti con contratto a tempo indeterminato o determinato; nonchè ad altre categorie di dipendenti per il cui trattamento giuridico le norme legislative rinviano ad una delle categorie sopra richiamate.
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