Roma, 1 dicembre 2024 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – Con un DL il Governo spazza via ogni speranza per i pensionati di ricevere arretrati per l’adeguamento delle pensioni pari al 5.4%, per il 2025 l’aumento sarà solo dello 0.8%.
In Gazzetta Ufficiale il Dm che fissa il tasso di perequazione provvisorio dal 1° gennaio 2025 per le pensioni erogate dall’INPS. Per gli assegni minimi in arrivo con la legge di bilancio anche una rivalutazione straordinaria del 2,2%.
Dal 1° gennaio 2025 grazie alla consueta operazione di rivalutazione le prestazioni saliranno dello 0,8%. Non ci sarà, invece, nessun ulteriore conguaglio sull’indice riconosciuto provvisoriamente nel 2024 (+5,4%). Lo stabilisce il decreto 15 novembre 2024 del Ministero dell’Economia e delle Finanze concertato con quello del Lavoro apparso ieri in Gazzetta Ufficiale (G.U n. 278 del 27 novembre 2024). L’adeguamento porterà le minime a 603,4€
La perequazione
Si tratta dell’ordinaria rivalutazione annuale degli importi di tutte le pensioni, al fine di adeguarli al costo della vita per proteggere il loro potere d’acquisto, almeno in parte, dall’erosione dovuta all’inflazione. Viene effettuata ogni anno in via provvisoria in base all’indice Istat registrato nei primi nove mesi dell’anno corrente salvo conguaglio, in base all’indice definitivo, da effettuarsi l’anno successivo. Il decreto appena pubblicato fissa l’adeguamento provvisorio da applicarsi alle pensioni da pagare dal 1° gennaio 2025 in misura pari allo 0,8% salvo, per l’appunto, conguaglio da applicarsi dal 1° gennaio 2026, in base all’indice definitivo.
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