Roma, 7 settembre 2024 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – Sul tavolo del Governo è aperta la discussione per riformare anche i pensionamenti automatici per limite di età, sarebbe una novità assoluta e una penalizzazione per i lavoratori.
Per frenare la fuga dal pubblico impiego e provare a trattenere al lavoro i dipendenti con più competenze, il governo adesso valuta la cancellazione della cosiddetta risoluzione obbligatoria del rapporto a 65 anni per chi ha versato 42 anni e 10 mesi o 67 anni per gli altri.
Una svolta, quella dell’addio al pensionamento automatico, che potrebbe trovare spazio già nella prossima manovra, ma il provvedimento prima deve essere discusso con i sindacati. Più nel dettaglio, l’esecutivo vuole abolire le norme risalenti al 2013 e al 2014 che impongono per gli statali la cessazione automatica del rapporto nella Pubblica amministrazione una volta scattati i requisiti pensionistici.
Attenzione però perché non si tratterebbe di un innalzamento dell’età di ritiro. Più semplicemente, il governo vuole dare la possibilità al lavoratore con 67 anni di età di decidere su base volontaria se restare per altro tempo all’interno della pubblica amministrazione, seguendo quanto già introdotto per i medici.
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