Roma, 03 Set 2020 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Lorenzo Vita – La Turchia sullo scacchiere internazionale ha un nome che riecheggia con sempre maggiore forza: Mavi Vatan, la Patria Blu. Segue. – Le acque bollenti del Mediterraneo orientale hanno riportato la Turchia al centro delle attenzioni. Quello che sta avvenendo nel quadrante che va dall’Egeo fino ai fondali di Cipro è un susseguirsi di eventi dai lati ancora oscuri.
Il governo di Ankara che ha spedito la nave Oruc Reis e la sua scorta di mezzi militari per la ricerca nei fondali marini. La Grecia ha reagito con una serie di manovre militari e attivando un vero e proprio blocco anti turco nel Mare Nostrum che vede nella Francia uno dei partner di primo piano.
Una sfida che vede un dispiegamento di forza aeronavali in continua crescita con il rischio che anche una piccola scintilla possa far deflagrare un incendio di cui è difficile prevede i contorni e le conseguenze.
Ma quello che conta è capire come mai si sia giunti a questa escalation. Perché l’Egeo e il Levante si sono trasformati in un luogo di tensioni e perché oggi è possibile vedere in azioni navi greche, turche, francesi, italiane e americane fino ai caccia degli Emirati Arabi Uniti?
Per comprenderlo bisogna partire dalla Turchia, Paese che in questi ultimi anni ha visto crescere la sua spinta propulsiva e che ha deciso di dirigere il proprio sguardo al di fuori dei propri confini verso tutte le direzioni per estendere la propria rete di influenza. L’articolo completo prosegue qui >>> https://it.insideover.com/politica/intervista-cem-gurdeniz-turchia-mediterraneo-mavi-vatan.html