Roma, 20 Gen 2022 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Giovanni Di Rubba – Di seguito una brevissima storia del glorioso corpo. (Segue articolo). – Quest’anno ricorrono i 170 anni dalla fondazione della Polizia di Stato che, dopo le normative dal 1843, avrà i natali l’11 luglio 1852, costituita nel Regno di Sardegna come Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza, per poi estendersi a a tutta l’Italia con l’Unità e, dunque, anche al Reame delle Due Sicilie. Tracceremo una brevissima storia del glorioso corpo.
Inizieremo dunque da subito dopo il Congresso di Vienna, che ha ristabilito un ordine prenapoleonico. Nel Regno di Sardegna verrà istituita l’Amministrazione del Buon Governo, divisa in Ministero dell’Interno, che si occupa dell’aspetto burocratico, e Governatori militari sul territorio, responsabili della polizia.
Subordinati a ciascun governatore, o nei comuni senza alcuna forza armata ai sindaci, possono essere di città o di provincia, il commissario preposto è un funzionario civile che si avvale del Corpo Reale dei Carabinieri-istituito nel 1814 come organo di polizia- per espletare le sue funzioni.
È nel 1841 che la polizia passa al Ministero della Guerra e viene istituito l’Ispettore Generale della Polizia, cui spetta l’intero comando della polizia, una sorta di odierno “Capo della Polizia”.
Sotto Carlo Alberto nasce, nel 1848 l’Amministrazione di Pubblica Sicurezza, con a capo l’Ispettore Generale, divisa in 4 Divisioni Amministrative, ognuna delle quali facente capo ad un intendente, che a loro volta facevano capo all’Ispettore Generale.
Le Divisioni divengono poi province e l’intendente diviene il capo della provincia, ogni provincia sarà divisa in Mandamenti retti da un delegato.Nei comuni con meno abitanti tale attività sarà svolta dal sindaco. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.reportvesuviano.it/rubriche/questanno-la-polizia-di-stato-compie-gli-anni-170-al-servizio-della-gente/?fbclid=IwAR2zwBLA7MMnTqVnzizcR8JkcrBszQhYaPQWmvaHBS5c8UPMdUgFpQDdiJQ