Roma, 11 giugno 2025 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – Si apre un nuovo confronto sui prestiti SAFE da utilizzare anche per implementare e potenziare la difesa, ma li vuole solo Crosetto.
L’Italia non è più cauta sul pacchetto di prestiti Safe (Security Action For Europe), il nuovo fondo Ue per gli armamenti da 150 miliardi di euro?
Finora il governo Meloni non aveva mostrato particolare interesse, con la posizione netta contraria della Lega guidata dal vice premier Matteo Salvini. Quasi un mese fa, alla discussione sui prestiti Safe all’Ecofin, proprio il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti (Lega) dichiarava che “La richiesta di prestiti tramite lo strumento Safe dovrebbe essere valutata attentamente, considerando l’impatto sulle finanze pubbliche”.
Non è un mistero infatti che la posizione italiana riflette la volontà di contribuire a una difesa europea più forte e autonoma, pur tenendo conto delle priorità nazionali come quella di non creare ulteriore debito.
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